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  • Immagine del redattoreGiorgia Rocca

Wish list, parole dell'anno, obiettivi e buoni propositi 2018


Il nuovo anno è arrivato, per me alla velocità della luce. Era "ieri" che ad ottobre mi portavo avanti con la lista dei regali per Natale. Natale è passato, scivolato alle spalle con una rapidità impressionante.

Novembre e dicembre sono stati mesi veramente tosti per me quest'anno. Problemi personali hanno prepotentemente preso la scena dei miei pensieri e delle mie azioni quotidiane. E come altre volte nella mia vita era successo, il mio lavoro è subito passato in secondo piano, a favore dell'accudimento famigliare. Non sono io il pilastro economico del nostro clan famigliare ed è giusto che nel momento in cui c'è da rimboccarsi le maniche a favore di qualcuno che in particolari momenti ha bisogno, la persona prescelta sia io. Che poi è quello che mi riesce meglio fare, nella maniera più spontanea.

Per cui alcuni  dei miei clienti hanno dovuto pazientare, altri hanno potuto o voluto rimandare il lavoro da commissionarmi, altri ancora si sono semplicemente dileguati, lasciandomi la possibilità di "pensare ad altro". 

I primi giorni di gennaio sono quelli in cui di solito si fanno bilanci e si pianificano i nuovi obiettivi. Non sono mai stata troppo brava a fare rendiconti e tantomeno strategie. Preferisco l'intuito ai dati di laboratorio. E antepongo il presente, sia al passato che al futuro. Probabilmente questa qualità mi aiuta nella gestione degli imprevisti e mi permette di adattarmi velocemente alle nuove situazioni, ma dopo nemmeno un anno dall'apertura di questo sito già mi chiedo se abbia senso portare avanti un blog in cui scrivo appena una volta al mese e nemmeno quella nel momento in cui ci sono altre priorità. Mi sembro lontana dagli standard delle mie muse ispiratrici del web, dai loro brand e dai relativi business. 

E allora mi chiedo se sia questa la mia strada nel mondo, la mia missione, lo scopo della mia anima. Oppure se il mio lavoro non sia invece che un semplice passatampo ... E se sia il lavoro ciò che dà uno scopo reale alla propria esistenza. Fino a ieri pensavo di sì. Da novembre ad oggi il mondo, così come lo conoscevo, è cambiato come può cambiare il paesaggio dopo un terremoto. E i miei blog ispirazionali sono stati sostituiti da un nuovo tipo di  narrazione  ...

Sul blog di mia figlia  leggo, tra righe del racconto delle nostre giornate, il suo stato d'animo, le sue paure, quello che sceglie di mostrare di sé al mondo. Perché scrive di questa e non quella cosa. 

Il senso del mio vivere oggi è racchiuso lì. Nei pomeriggi passati a casa a cucinare cose "sane" per la mia famiglia, ad organizzare incontri e momenti per loro che possano nutrirli in maniera profonda.

Nel celebrare momenti importanti: proprio oggi l'altra mia figlia compie 18 anni...

Per il 2018 non ho liste, non ho parole. Ho solo amore da condividere 💝


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